INFORMAZIONI UTILI SU ALSA


L’ALSA – Associazione Livornese Scienze Astronomiche è un’associazione che si occupa di divulgazione scientifica nel settore dell’astronomia, attiva sin dal 1991.
Opera in collaborazione con il Museo di Storia Naturale del Mediterraneo, che ospita nei suoi locali la sede dell’associazione (Via Roma 230).

CHI SIAMO
Qui all’ALSA ci definiamo “astrofili”, vale a dire appassionati di astronomia che si dilettano nello studio della materia, sia teoricamente che nella pratica. Spesso, un astrofilo è sprovvisto delle vere e proprie qualifiche di un astronomo o di strumentazione professionale, specie se agli inizi, ma qui non mancano né soci esperti né strumentazione più avanzata!
Essere soci significa semplicemente voler condividere la propria passione in un ambiente eterogeneo di esperti e curiosi neofiti, giovani e meno giovani, alcuni ben attrezzati ed altri senza nemmeno un piccolo binocolo: insomma, troverete solo persone curiose e desiderose di scoprire l’universo!

Chi può partecipare alle nostre iniziative?
Qualsiasi curioso che abbia voglia di “ciacciare” nello sconvolgente mondo dell’astronomia. Qui esperti, digiuni in materia, grandi, piccoli, chi vuol diventare socio e chi invece vuole solo sbirciare da dietro l’angolino possono trovare un luogo di confronto e/o un punto di partenza

COSA FACCIAMO
L’ALSA organizza diverse attività: serate osservative, corsi di formazione, mostre di astrofotografia, visite guidate al planetario, festival, collaborazioni con le scuole ed altro ancora. Ogni attività viene sempre segnalata sui nostri social; sul post del “calendario del mese” più recente potete trovare tutta la programmazione in corso. Stay tuned!

LE SERATE OSSERVATIVE
Tipicamente, ne vengono organizzate un paio ogni mese (se il meteo non fa capricci): sono ritrovi in cui ogni astrofilo ha l’opportunità di confrontarsi e di usufruire sia della strumentazione dell’associazione sia di quella dei soci, quella che volontariamente mettono a disposizione… Beh si, perché in effetti l’idea alla base è la condivisione! Chiunque venga a sapere della serata può partecipare, soci e non (gratuitamente).

PERCHÈ DIVENTARE SOCI ALSA
Una volta associati, potrete:
– Partecipare gratuitamente alle iniziative ALSA come mostre, planetario, corsi ecc.
– Prendere in prestito gratuitamente la strumentazione dell’associazione per utilizzo personale (anche al di fuori dei ritrovi), oltre che a libri e ad altro materiale di proprietà ALSA
– Avere agevolazioni su biglietti per eventi con cui l’ALSA collabora
– Essere inseriti nella chat WhatsApp dei soci ALSA, in cui si discutono gli eventi sia “pubblici” che esclusivi dei soci e si condividono opinioni, lavori, fotografie e consigli

COME ASSOCIARSI
La quota associativa annuale è di 25 euro
Per qualsiasi domanda non esitate a contattarci: potete scriverci sui social o mandare un’email a info@alsaweb.it

LE FRONTIERE DELLA MENTE TRA LA FISICA E LO SPORT.

Si è tenuto ieri, presso la sala conferenze Kayser a Livorno, la conferenza “Le frontiere della mente, tra la fisica e lo sport”, dove è stata discussa l’importanza delle capacità cognitive per il raggiungimento di un obiettivo, sia questo di natura fisica o mentale.

A questo fine, la conferenza ha visto la partecipazione di Paolo Nespoli, astronauta e docente, Matteo Bernini, Gran Maestro e campione del mondo di dama inglese “GAYP” in carica, e Michele Borghetti, Gran Maestro e detentore di vari titoli mondiali di dama e del record mondiale di dama alla cieca.

Forti delle proprie esperienze, gli ospiti sostengono fermamente che in ogni situazione subentrano sia la componente fisica che quella mentale e che in nessun caso possiamo permetterci di trascurare una parte: se questo accadesse, vi sarebbe la possibilità di commettere un errore, anche fatale per il raggiungimento dell’obiettivo.

Nespoli afferma che “se non si ha la capacità mentale di governare il corpo, non si va avanti. Inoltre, bisogna avere passione per quello che si fa, e per passione non si intende l’ambizione ai soldi o alla fama”. D’altronde, qualcuno si è chiesto come fosse possibile mantenere i nervi saldi mentre si è a bordo di un razzo che sta per decollare: “mi hanno sempre chiesto com’è che io non abbia paura in una situazione simile: la risposta è che ho fiducia. In un lavoro come il mio è importante averne, è importante far parte di un team che si fida si te e di cui ti fidi, così com’è importante riporre fiducia nei migliaia di specialisti che preparano il materiale. È vero che in quel momento sei seduto su una mini-bomba atomica, tant’è vero che viene sgombrato il territorio circostante per 5km: ci sono dei rischi, ma dobbiamo accettarli perché questi fanno parte della vita, così come facciamo quando saliamo in macchina”. L’astronauta continua sottolineando la rilevanza della “capacità di improvvisare” nei momenti critici che non rientrano fra gli scenari previsti, evitando il panico a favore della rapida ricerca di una soluzione.

I due campioni di dama concordano che se nello spazio i cali di concentrazioni non sono contemplati, nella dama possono accadere, seppur raramente. La cosa fondamentale rimane l’autocontrollo: “basta un piccolo calo per mandare una partita all’aria. Se capita, non bisogna prendere alcuna decisione: bisogna aspettare con calma il momento più opportuno, valutando ogni mossa e cercandone sempre una migliore. Non dobbiamo farci prendere dallo sconforto e, se capita, bisogna ripetere a noi stessi che dobbiamo farcela”. Aggiungono che, nonostante la natura mentale del gioco della dama, curare il fisico porta ad avere una lucidità mentale nettamente migliore.

FESTIVAL ASTRONOMIA 2024. PROGRAMMA

PROGRAMMA FESTIVAL INGRESSO GRATUITO

VENERDI 14 GIUGNO

ORE 18.00: INAUGURAZIONE

ORE 19.00-23.00 : Mostra astrofotografia e video proiezioni

ORE 21.00CONFERENZA“: IL LATO OSCURO DELL’UNIVERSO : Dai buchi neri alla materia oscura: esplorare il cosmo che non ‘vediamo’. Con Barbara Patricelli, ricercatrice di Virgo, UNIPI
Federico Lelli, Osservatorio di Arcetri, INAF modera Vincenzo Napolano (Osservatorio Gravitazionale Europeo).

ORE 21.30-23.30: Osservazione della Luna al telescopio


SABATO 15 GIUGNO

ORE 10.00-23.00 : Mostra astrofotografia e video proiezioni

ORE 11.00-19.00: REALTÀ VIRTUALE su prenotazione , a pagamento. https://culturaimmersiva.it/livorno/

ORE 17.00 – 19.00 – Laboratori per bambini ( su prenotazione, gratuito : Manifatturalizard@gmail.com)

ORE 18.00 CONFERENZA: Alla scienza serve la filosofia? Sì. “E perché mai?!”, potrebbe ciascuno domandarsi. La risposta è più scandalosa di quanto non si possa immaginare: alla scienza serve la filosofia poiché “la scienza” si occupa di ciò che possiamo conoscere, e questo tocca da vicino il vero ed il falso. La filosofia ha scoperto, o anche soltanto compreso, che la “verità” è in se stessa una china scivolosa, e che per ragionarne (ragionarne davvero, e non solo ostentando vigorosamente opinioni di cui si è certi) non si può non metterla tra parentesi. Per ragionare di verità occorre, almeno a noi esseri apparentemente finiti, circoscriverla. La filosofia ha per così dire imparato nei secoli a sognare una “Verità” maiuscola ed assoluta, ma ad agire nel mondo dei fenomeni traducendola in verità locali; alla cui natura minuscola non segue alcun depotenziamento, ma che anzi proprio da ciò trae la sua esistenza.

Il dialogo che Molisella Lattanzi ( direttrice di COLEUM) e Filippo Onoranti (Filosofo) intrecceranno, avrà l’ambizione di individuare i nodi di quanto accennato e di farne oggetto della più libera ed insieme rigorosa disamina.

ORE 21.00 CONFERENZA: “Ottica adattiva: perchè gli astronomi hanno bisogno di specchi deformabili, piramidi di vetro e laser per vedere più chiaramente l’universo”
Relatore: Runa Briguglio (Osservatorio INAF Arcetri)

ORE 21.30-23.30: Osservazione della Luna al telescopio


DOMENICA 16 GIUGNO

ORE 10.00-23.00 : Mostra astrofotografia e video proiezioni

ORE 11.00-19.00: REALTÀ VIRTUALE su prenotazione, a pagamento. https://culturaimmersiva.it/livorno/

ORE 17.00 – 19.00 – Laboratori per bambini ( su prenotazione, gratuito : Manifatturalizard@gmail.com)

Ore 18.00 CONFERENZA: L’IMMENSITÀ DELL’UNIVERSO, da sistemi solari a galassie remote… (vedi il pdf che ti mandai per mail a pag 7). Armado Bracci, socio ALSA ed ex professore liceo scientifico

ORE 21.00CONFERENZA: “Misure impossibili” Tecnologie all’avanguardia da Virgo all’esplorazione dello Spazio con Ospite Kayser, Fiodor Sorrentino, ricercatore Virgo, INFN. Modera Giada Rossi (Osservatorio Gravitazionale Europeo)

ORE 21.30-23.30: Osservazione della Luna al telescopio

PROGRAMMA MAGGIO ‘24

Il programma delle serate osservative potrebbe subire variazione in caso di maltempo.

PROGRAMMA APRILE ‘24

PROGRAMMA ATTIVITA’ ALSA MARZO ’24

ORIENTARSI NEL CIELO (PT. 3)

Nei precedenti articoli, abbiamo visto i riferimenti base per l’orientamento nel cielo e come individuare la stella polare.Ma quali costellazioni si trovano nelle vicinanze di quest’ultima?

IL DRAGO

Il Drago è una costellazione formata da 15 stelle. E’ una delle più grandi della volta celeste e si insinua tra le due orse. La sua stella più luminosa è Eltain. E’ proprio con lei che Bradley scoprì il fenomeno dell’aberrazione della luce nel 1727.

ERCOLE

La quinta costellazione più grande del cielo ed osservabile bene dalla nostra posizione tra aprile e ottobre. Si trova accanto alla costellazione del Drago.

BOOTE

Da Ercole ad Arturo che è la la stella più luminosa del Boote. La troviamo sotto Ercole ma anche partendo dalla coda dell’orsa maggiore

CANI DA CACCIA

I cani da caccia, detti anche levrieri, sono formati da 2 stelle precedentemente considerate parte dell’Orsa Maggiore e visibili accanto a quest’ultima e trovabili facilmente dalla stella Arturo del Boote. E’ la terza costellazione per dimensione su 88.

LINCE

E’ posta sopra l’Orsa Maggiore. E’ formata da 8 stelle, di cui la più luminosa è Alpha Lynch.

Volete saperne di più? L’A.L.S.A. organizza, la prima e la terza domenica del mese, le visite al planetario del Museo di Storia Naturale sito in via Roma (LI). Per info clicca qui

ORIENTARSI NEL CIELO (PT. 1)

Nei prossimi tre articoli, andrò a spiegare le basi utili ad orientarsi nel cielo. Vedremo i riferimenti base e l’utilizzo della stella polare per la ricerca di altre costellazioni.

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Per orientarsi nel cielo, abbiamo bisogno di avere dei punti di riferimento. Questi possono essere assoluti oppure relativi. Per assoluti si intendono quei punti che non variano a seconda di come ci muoviamo e quindi sono fissi, mentre per relativi si intendono quelli che variano in base sl punto d’osservazione. Ad esempio il polo nord e il polo sud sono due riferimenti fissi che non cambiano.

Iniziamo a capire quelli assoluti e validi da qualsiasi parte della sfera celeste:

1. Poli celesti: sono il Polo Nord celeste e il polo Sud Celeste. Quello Nord ha come punto di riferimento la stella polare ( si trova nella costellazione dell’Orsa minore) mentre quello sud, si trova nella costellazione dell’Ottante che dalla nostra posizione NORD non possiamo vedere.

2. Equatore celeste: l’equatore celeste non è niente altro che la proiezione dell’equatore terreste e si divide in due emisferi; il boreale al nord e l’australe al sud.

3. Eclittica: un riferimento molto importante per capire come si muove il sole che infatti ne è la traiettoria.

4. Asse celeste: è una asse che congiunge il Polo Nord Celeste con il polo Sud celeste.

5.Paralleli celesti:

6. Meridiani celesti: semicirconferenze che congiungono i due poli celesti.

7. Punti. Il punto y (gamma)è quello dell’ariete e si trova nell’intersezione tra il piano dell’eclittica e l’asse celeste.. Qui si trova la costellazione dell’ariete. Quando il sole passa in questa zona abbiamo l’equinozio della primavera. Il punto w (omega) è colui che si trova nella parte sud tra il piano dell’eclittica e il punto della bilancia (costellazione della bilancia). Quando il sole passa da qui, abbiamo l’equinozio d’autunno.

Riferimenti assoluti

Per dare un senso invece al movimento delle stelle useremo i riferimenti relativi che cambiano a seconda del luogo di osservazione .

1. Verticale del luogo: linea che passa per il centro della terra e il luogo di osservazione.

2. Piano dell’orizzonte: è il piano in cui si trova l’osservatore e passa per il luogo di osservazione e la verticale del luogo.

3. Zenit e nadir. Il primo si trova sopra l’osservatore e cade nel punto di intersezione tra la zona dell’emisfero visibile e la verticale del luogo.

Riferimenti relativi

Adesso che conosciamo tutti i riferimenti abbiamo infine bisogno di alcune misure necessarie a indicare i la distanza di stelle, pianti ec… Queste duesono la declinazione e l’ascensione retta. Vengono utilizzate anche nell’uso del telescopio sia manuale che automatico. Inserendo infatti queste coordinate possiamo trovare un oggetto preciso.

1. Declinazione: la declinazione misura in gradi a partire dall’equatore celeste. Se segnata con un – è negativa e andrà verso sud, se positiva + andrà verso nord.

2. Ascensione retta: misura in ore, minuti e secondi.

Queste due misure sono le analoghe delle geografiche sulla terra, ovvero longitudine e latitudine.

In mancanza di un telescopio come possiamo trovare le stelle? In questo caso è possibile fare uso di una cartina stellare che segni almeno quelle contenute nell’emisfero nord e un astrolabio. Prima di spiegarvi come utilizzarlo, creeremo un’articolo su come trovare la stella tanto ambita dai marinai, la Stella Polare. Attraverso questo riferimento, che segna il nord, possiamo trovare altre costellazioni. (Orientarsi nel cielo PT.2)

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LUOGHI D’ARTE DA VISITARE:

Affreschi sulla volta celeste della Basilica di San Lorenzo

I NOSTRI CORSI

CORSO DI ASTRONOMIA DI BASE

Il corso si articola in sei incontri, durante i quali vengono affrontate tutte le conoscenze relative alla comprensione dei fenomeni astronomici che, senza rendercene conto, viviamo ogni giorno della nostra vita.

CORSO TEORICO-PRATICO DI INTRODUZIONE ALL’OSSERVAZIONE ASTRONOMICA AMATORIALE

Il corso si articola in cinque incontri, durante i quali ai partecipanti vengono fornite tutte le conoscenze teoriche necessarie per essere gradualmente messi in condizione di gestire in totale autonomia un’osservazione astronomica utilizzando telescopi amatoriali.

CORSO DI FOTOGRAFIA ASTRONOMICA – NOZIONI DI BASE

Il corso si articola in due incontri, durante i quali saranno affrontate tutte le conoscenze teoriche indispensabili per effettuare con profitto astrofotografia.

CORSO DI ASTRONOMIA DI BASE PER CIECHI E NON VEDENTI

L’associazione recentemente mi ha incaricato di organizzare un Corso di Astronomia di Base per non vedenti.

PROGRAMMA ATTIVITA’ A.L.S.A. GENN. 2024

OraLuogoAutoreAttività
9.00\19.00MERCATO VETTOVAGLIEPUBBLICOL’uiverso al mercato_mostra fotografica
15.30 – 17.00MUSEO VIA ROMAPUBBLICOPLANETARIO
10.00/12.00Museo via RomaPUBBLICOSegreteria
19.00Museo via RomaPUBBLICOOSSERVAZIONE SOLE DALLE 14.00 ALLE 16.00. A SEGUIRE OSSERVAZIONE PIANETI DALLE 17.00 ALLE 20.00
18.00-20.00TERRAZZA MASCAGNIPUBBLICO OSSERVAZIONE CONGIUNZIONE LUNA-GIOVE
16.00\18.00MUSEO STORIA NAT.PUBBLICOCORSO PRATICO TELESCOPI
10.00\12.00MUSEO STORIA NATPUBBLICOSEGRETERIA
15.30\17.00MUSEO STORIA NAT.PUBBLICOPLANETARIO
16.00\18.00MUSEO STORIA NAT.PUBBLICOCORSO BASE ASTRONOMIA

ATTENZIONE in caso di maltempo le osservazioni astronomiche saranno annullate – vedere chat di Wtatsapp – facebook

L’UNIVERSO AL MERCATO (Esposizione Dic ’23-Genn ’24)

Le fotografie sono state scattate con la strumentazione ALSA che, ricordiamo, sono a completa disposizione dei soci e che chiunque può utilizzare durante le serate osservative ALSA. Se fate un salto al mercato, vi mostreremo che meraviglie si possono ottenere anche con un semplice telescopio amatoriale e qualche conoscenza di base!

Una, nessuna, centomila galassie.

Una galassia a spirale nascosta dietro al centro della Via Lattea.
La famosissima nebulosa Testa di cavallo.
L’ammasso di Perseo al centro di un campo ricchissimo di galassie molte delle quali ancora sconosciute.

E ancora: una nana irregolare del nostro gruppo locale ed uno dei più famosi ammassi globulari. Sono le prime immagini “scientifiche” (tra virgolette perché si tratta di immagini selezionate per colpire al cuore l’opinione pubblica più che effettivamente essere utilizzate per scopi scientifici) di Euclid, missione ESA di cui avevamo già parlato qualche tempo fa e che è entrato ufficialmente in funzione.

Intanto, ricordiamo cosa è Euclid. Momento spiegone.

Euclid è una missione ESA lanciata da Cape Canaveral il 1 luglio 2023 scorso e giunta a destinazione, in orbita attorno al punto lagrangiano L2, il 29 Luglio. È dotato di uno specchio di 1,2m di diametro e di due strumenti principali: VIS, che permette di fare imaging nel visibile e NISP che invece raccoglie immagini e spettri nel vicino infrarosso. Unendo le due informazioni è possibile determinare forma, posizione, velocità e distanza di galassie fino a 10 miliardi di anni luce. Da sottolineare la forma, poiché dallo studio delle distorsioni presenti nelle immagini sarà possibile determinare la distribuzione della materia oscura. Il suo vero punto di forza tuttavia è avere un campo di vista estremamente ampio oltre 2 volte la luna piena) unito ad un enorme potere risolutivo. Grazie a questo, nell’arco dei sei anni di attività previsti prenderà immagini e spettri di oltre due MILIARDI di galassie sul 30% circa del cielo (tutto ad esclusione del piano galattico che limiterebbe le prestazioni) creando la più grande mappa 3d della materia nell’universo, ordinaria o meno che sia.

La missione non è esattamente partita col botto: oltre ai ritardi sul lancio di cui abbiamo già parlato ci sono stati una serie di problemi in fase di calibrazione. All’inizio il software di puntamento perdeva il

tracciamento delle stelle di riferimento a causa del fondo luminoso creato dai raggi cosmici: il satellite continuava ad oscillare in maniera casuale per ritrovarle.

Le immagini catturate in questa fase sono particolarmente artistiche ma dal dubbio valore scientifico. Risolto il problema con un aggiornamento software (che ricordiamo è stato fatto su un computer a 1,5 milioni di chilometri da noi!), si è scoperto che il riflesso del sole su un elemento metallico rendeva inutilizzabili le immagini prese a certi angoli. Ciò ha imposto di ripianificare l’intera missione, così, su due piedi. Finalmente qualche giorno fa sono state rilasciate le prime immagini “scientifiche”, e sono incredibili.

Le potete trovare qui, assieme ad un dettagliato approfondimento di tutta la missione. La risoluzione raggiunta è stupefacente: nell’immagine della galassia a spirale IC 342 si vedono i singoli ammassi globulari, nell’ammasso globulare ngc6397 le singole stelle. Al di là del soggetto della foto tuttavia

Le potete trovare qui, assieme ad un dettagliato approfondimento di tutta la missione. La risoluzione raggiunta è stupefacente: nell’immagine della galassia a spirale IC 342 si vedono i singoli ammassi globulari, nell’ammasso globulare ngc6397 le singole stelle. Al di là del soggetto della foto tuttavia

è ciò che c’è sullo sfondo a lasciare sbigottiti. Dietro all’ammasso di Perseo si possono contare oltre 100000 (centomila!) galassie, nell’immagine della Testa di Cavallo si possono vedere migliaia di galassie dietro al gas. In entrambi i casi, se zoomiamo se ne possono vedere i dettagli dei bracci, del gas, delle distorsioni prodotte dalla mutua interazione. Tutto in una foto! Questa è la vera potenzialità dello strumento: unire un’ottima risoluzione ad un campo visivo molto grande per studiare come la materia (ordinaria o oscura) influenza la formazione di ammassi e super ammassi di galassie o la morfologia degli ammassi globulari. Per mappare la stessa area di cielo che scansionerà Euclid nei suoi sei anni di attività (circa il 30% del totale) JWST ne impiegherebbe oltre 100. Anche l’italia ha un ruolo fondamentale, ad esempio Leonardo fornisce il sistema di tracciamento…sì, proprio quello che non ha funzionato nella prima fase! Perché ci dobbiamo sempre far riconoscere!

(Gabrilele Comandi)

ORIENTARSI NEL CIELO (PT. 2)

Come orientarsi nel cielo stellato? È possibile farlo ad occhio nudo? Possiamo certamente esercitarci ad osservare il cielo stellato ad occhio nudo e seguire le evoluzioni della luna e dei pianeti brillanti. Possiamo farlo anche dal terrazzo di casa in città poiché, una delle costellazioni più importanti e che occorre ad orientarsi si può notare nei luoghi inquinati dalla luminosità. Diversamente, da una posizione più buia, è possibile godere di uno spettacolo più ampio dovscoprire cosa si cela davvero in una notte senza luce. Da li, la Via Lattea attraversa il cielo come una fascia luminescente svelando milioni di stelle lontane.

Quali costellazioni sono visibili? Dal momento che la terra compie un giro su se stessa in 24 ore e intorno al sole in 365 giorni, in base alle stagioni, è possibile osservare sia quelle costellazioni che non tramontano mai (Circumpolari) sia le costellazioni appartenenti alla stagione stessa.

Come riconoscerle? Per potere iniziare a creare una mappa della nostra volta celeste, possiamo prendere come riferimento l’orsa maggiore. L’orsa maggiore è una costellazione visibile al nostro nord e somigliante ad un’orsa:

Orsa Maggiore

Le sue stelle non sono tutte ben visibili ma possiamo notare bene quelle della costellazione del “Grande Carro” (Fig. sotto).

Grande Carro

In varie parti del mondo le vengono attribuiti vari nomi: In Nord America è il “Grande Mestolo”, in Inghilterra è “L’aratro”, gli antichi latini la chiamavano “I sette buoi (septem triones)”. Sono infatti sette le stelle che la compongono e sono: Alkaid, Mizar, Alioth, Megrez, Phecda, Merak, Dube.

Immaginando una linea di congiunzione tra Merak e Dube e prolungandola per 5 volte , troveremo la Stella Polare.

Stella Polare

La Stella Polare indica il nord con una approssimazione di un grado circa. Utilizzata come punto di riferimento da viaggiatori e naviganti veniva chiamata Mismar o Yilduz. Nella nostra epoca, la chiamiamo Polare per il moto di processione degli equinozi. Il termine polare è un aggettivo che viene dato a stelle diverse in base all’orientamento dell’asse terrestre sulla sfera celeste.

Una volta individuata, possiamo spostarci verso sinistra per mappare le altre costellazioni visibili dal nostro punto di osservazione. Possiamo prendere come riferimento la costellazione di Orione ben visibile per la sua cintura fatta da tre stelle luminose:

Cintura di Orione

Dalla Cintura è possibile trovare la costellazione del Cane Maggiore di cui fa parte Sirio. Per trovarla basta tracciare ancora una linea immaginaria verso il basso:

Trovare Sirio

Seguendo la prossima immagine possiamo trovare il triangolo invernale che si crea unendo tre stelle appartenenti alle costellazioni del Cane Maggiore con Sirio, il Cane Minore con la stella Procione e Orione con Betelgeuse.

Per ogni stagione è possibile individuare un triangolo formato da tre costellazioni che segnano la posizione in cui si trova la sfera celeste.

INVERNO: Orione, Cane Maggiore, Cane minore

ESTATE: Aquila, Cigno, Lira

PRIMAVERA: Leone, Virgo, Bootes

AUTUNNO: Articolo Alsa sulle costellazioni Autunnali